I segni, i materiali e i cromatismi sono gli strumenti che l’artista usa per indagare le propie emozioni e collocarle nell’ambiente del suo tempo. E questo si realizza in particolare quando avviene l’esposizione delle opere.
Il campo astratto del resto è un linguaggio molto intimo, che non interpreta ne figure ne argomenti, ma lavora e stimola corde sensibili che possono essere tranquille e serene ma anche nervose e vibranti, dolorose e disorientanti. Ed il rapporto col pubblico diventa particolare ed inusuale, attraverso un linguaggio fatto di segni,materiali, campi cromatici e macchie costruite dal gesto.
Percui c’è chi questo linguaggio lo comprende, lo interpreta e lo usa a sua volta per decodificare e rapportarsi con l’opera e chi ha difficoltà ad usarlo e non cerca il rapporto.
Con le opere di Jeanfilip, Hilde ed Isabelle l’idea è quella di proporre un incontro con 3 personalità artistiche e tre linguaggi che parlano la stessa lingua ma con toni diversi, andando a produrre emotività diverse.