Domenica mattina abbiamo inaugurato la mostra con le opere di Vittoriano Ferioli, dal titolo emblematico “NON C’E’ PACE – polaroid da l’Ukraina”.
La concomitanza con la Domenica delle Palme è stata del tutto casuale, eppure pareva uno strano gioco del caso. Non c’erano ramoscelli di ulivo nel foyer del teatro ma quadri di straziante umanità. Le persone che hanno affolato l’ingresso del teatro, si sono trovate di fronte a immagini che raccontano gli accadimenti di un conflitto a noi prossimo per vicinanza, come fossero degli scatti di un reporage di guerra. Quei volti, quegli sguardi, quegli occhi colmi di muta disperazione e rassegnazione, sono un gesto politico di cui Ferioli si assume tutta la responsabilità. Quei corpi rovesciati sottosopra, quei visi scomposti, quelle bocche spalancate in urla mute, raccontano di questa guerra più di mille articoli e disarticolate opinioni pseudo giornalistiche.
Ferioli si fa strumento e ci conduce in quel “teatro di guerra” con un trasporto emotivo che si traduce in un vero e proprio “groppo in gola”, quando – con voce soffocata – cerca di descrivere i motivi lo hanno spinto ad affrontare il tema della negazione della pace. Ecco, quel groppo in gola di Vittoriano era ciò che tutti noi presenti abbiamo provato. Ma quel pianto trattenuto non era solo espressione di dolore e impotenza, perché si è trasformato via via in una commozione sana, come se tutti improvvisamente riuscissero a immaginare una possibile pace.
Questo fa l’arte, ci dà la speranza che nulla sia vano e che si possa trasformare qualunque cosa. Possiamo trasformare un conflitto in un atto di pace? All’uscita da teatro, dopo aver condiviso quei momenti di profonda umanità, credo che ognuno dei presenti abbia immaginato che quella possibilità, seppur remota ci sia, e abbia deciso in cuor suo di metterla in pratica. Ringrazio Vittoriano Ferioli per questa grande occasione che ha dato domenica mattina a tutti i presenti e che darà a tutte le persone che vorranno venire a visitare la mostra NON C’E’ PACE da qui all’11 Maggio.
Fonte: https://www.teatrotirinnanzi.it/news/una-domenica-delle-palme-riflettendo-sulla-pace/
